Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Boccaccio
Ancora su Seneca e Giovenale nel Decameron
aggiunte rispetto a 1991.130 con ampliamenti verso Giovenale
Seneca nel Decameron
avvalendosi di un confronto con lo Zibaldone magliabechiano si individuano alcuni luoghi del Decameron (6,2; 10,10; 4 praef.; 6,9) dove Boccaccio reimpiega e si riappropria in maniera umanistica di testi senecani
Plinio, e Seneca, in due lettere rinascimentali fittizie dalla villeggiatura
influsso di alcune epistole senecane concernenti la vita in villa e il contrasto con la vita cittadina su due testi rinascimentali: Le venti giornate dell’agricoltura di A. Gallo e la Lettera in laude della villa di A. Lollio
“Con le Muse in Parnaso”. Tre studi su Boccaccio
la presenza di TRG nel Decameron avvalora la sensibilità tragica di Boccaccio
Il commento medioevale alle tragedie di Seneca nel codice Riccardiano 527
l’esame paleografico delle scritture riscontrabili in Firenze, Bibl. Riccardiana, 527 induce a ritenere improbabile l’ipotesi di un intervento diretto di Boccaccio nella compilazione delle chiose; rassegna delle interpolazioni e delle forme varianti rispetto al testo tradito di TRG; raffronto tra passi di TRG e citazioni boccaccesche; le glosse dipendono dalle note di Trevet, conservate in Città del Vaticano, BAV, Vat. lat. 13003
Un codice di Santo Spirito ritrovato (Vaticano Lat. 13003)
Città del Vaticano, BAV, Vat. lat. 13003 (XIV sec.) contenente il commento a TRG di Trevet; possibilità della sua presenza tra i libri di Boccaccio
La Vita Senecae di Giannozzo Manetti
elenco dei mss. contenenti la Vita Senecae di Giannozzo Manetti; edizione della biografia; sua composizione verso la metà del XV sec. a Firenze; struttura del testo e divisione in tre parti: vita (1-5); opere (6-13), con particolare attenzione ai problemi letterari ed etici e ai giudizi dei posteri su S.; morte (14-17); appendice sull’autenticità di TRG (18-19); confronto con Socrate (20); fonti di Manetti: storici antichi (soprattutto Tacito e Svetonio) e umanisti italiani (Petrarca, Boccaccio, Coluccio Salutati)
La questione dei due Seneca da Petrarca a Benvenuto
fino al 1350 Petrarca non aveva avuto dubbi sull’attribuzione di CTV e TRG a S.; dopo questa data compaiono i primi accenni all’ipotesi di Boccaccio, che sulla scorta di Mart. I, 61, 7-8 distingueva con forza due Seneca (S. filosofo e S. tragediografo, non S. e Seneca Padre); Coluccio Salutati ritiene impossibile che S. sia l’autore di TRG e soprattutto di CTV, attribuite a Lucio Anneo Mela, e da questi dipende Benvenuto da Imola nel suo commento alla Commedia (ad Inf. IV, 141)
Il primo atto della Fedra di Seneca nel primo capitolo della Fiammetta di Boccaccio
individuazione di echi formali di PHD nell’Elegia di Madonna Fiammetta di Boccaccio
Boccaccio, Fiammetta, chap. I, and Seneca, Hippolytus, act. I
presenza di S. nell’Elegia di Madonna Fiammetta